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Alla scoperta della Flats Service Fortitudo Bologna

18/04/2025
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Pasqua con chi vuoi, Pasquetta con Rbr: la Rivierabanca Rimini torna in campo nel posticipo della trentasettesima giornata, e lo fa nell’occasione mai banale del derby con la Flats Service Fortitudo Bologna. Al Paladozza, lunedì alle 20:45, i riflettori (compresi quelli della Rai) saranno tutti puntati su due squadre che promettono spettacolo nonostante le situazioni di classifica differenti; se gli ospiti, ritrovata la forma migliore, sono certi dei playoff e cercano l’ultima vittoria mancante per la matematica conferma del secondo posto, gli incerottati padroni di casa vogliono a tutti i costi evitare i play in che, vista la nona posizione in classifica, ad oggi dovrebbero affrontare. Attenzione, però, a sottovalutare la difficoltà dell’incontro: malgrado il clima previsto in questo lunedì di aprile sia più vicino all’inverno che all’estate, il Paladozza sarà bollente come lo fu all’andata il Flaminio, dove i ragazzi in biancorosso si imposero 74-66.

Reduce da tre sconfitte in fila (in mezzo alle sfortunate trasferte di Udine e Forlì, uno stop casalingo con Cividale), la Fortitudo - soprattutto in casa, dove è 15-3 - resta una squadra temibile, soprattutto quando il suo sistema rende al meglio. I biancoblu sono la miglior difesa del campionato (73,6 punti subiti a partita e quinti per palle recuperate), potendo contare su un ottimo rendimento anche sotto le plance (settimi); da regolare, invece, l’attacco (quartultimo con 75,5 punti segnati) nonostante i felsinei tirino con discrete percentuali (51% da due e 35% da tre) e, soprattutto, siano abbondantemente primi per assist, più di 20 a partita.

Dalla seconda di campionato è tanta l’acqua passata sotto i ponti, e la Fortitudo si presenterà in maniera decisamente diversa rispetto ad ottobre, a partire dalla panchina, dove - esonerato Cagnardi - siede di nuovo Attilio Caja, artefice della finale playoff della scorsa stagione.

Il tecnico pavese potrà fare affidamento su Matteo Fantinelli in veste di playmaker: il faentino è il miglior assistman del campionato per distacco (quasi 9 a partita!) e sfrutta i suoi 194 cm ed il suo gioco atipico per realizzare quasi 10 punti e conquistare oltre 5 rimbalzi ad uscita; giocatore dal profilo soprattutto interno (53% da due, 25% da tre), Fantinelli può segnare in penetrazione o sfidare in post i pariruolo, creando vantaggi con il tiro o con i passaggi ai tiratori. Profilo simile per la guardia Riccardo Bolpin: come il compagno di reparto, il numero 9 felsineo ha centimetri (197) e difesa, a cui abbina un ottimo 39% dalla lunga distanza che gli consente di fatturare a tutto tondo (9 punti, 3 rimbalzi e 4 assist) potendo giocare sia da point guard che nello spot di due. L’ala è il tiratore Fabio Mian, cecchino dal 41% dall’arco capace di colpire soprattutto ricevendo gli scarichi o in uscita dai blocchi, ma anche creando dal palleggio (anche il 36% in area); veterano della massima serie (Trento, Cremona, Trieste e Scafati), Mian porta in dote 12 punti ad allacciata di scarpe oltre a 2,5 rimbalzi ed energia lontano dal pallone. La coppia di lunghi è americana e ben assortita: nel ruolo di quattro c’è Kenny Gabriel, già visto a lungo in Serie A (Brescia) ma anche in Eurolega e capace di vincere partite quasi da solo quando è la sua giornata. Top scorer dei suoi con 15 punti esatti ad uscita, Gabriel è un giocatore perimetrale (oltre 8 triple tentate a partita e realizzate con il 34%) che può prendere (e segnare) tiri sia grazie al pick and pop o alle uscite dai blocchi che fuori dagli schemi, senza ritmo e in transizione, attaccando anche il canestro in penetrazione (47%) e risultando essere - di fatto - croce e delizia dell’attacco fortitudino; anche se non è lui la chiave della difesa bolognese, poi, può aiutare soprattutto a rimbalzo (6,4) con i suoi 203 cm. Con lui si complementa molto bene il centro Deshawn Freeman, big man atletico di “soli” 203 cm ma capace di concludere efficacemente dentro l’area (14,8 punti con il 61%) sia schiacciando al ferro gli assist dei compagni, anche in transizione, che dal post basso e dalla media; con oltre 8 rimbalzi ed una presenza non indifferente, Freeman è un fattore anche in difesa (ottimo intimidatori, è anche in top ten per stoppate).

È in panchina che la Fortitudo, complici alcuni infortuni, ha cambiato più volte pelle: perso Sabatini da play, è in dubbio per via di un infortunio alla mano anche il suo sostituto Luca Vencato, arrivato da Orzinuovi a stagione in corso; Vencato è l’alter ego del titolare Fantinelli: grosso (194 cm) e interno, in meno di 15’ sul parquet segna 4 punti e distribuisce altrettanti passaggi vincenti, con 2,6 rimbalzi a condire il tutto. Se dovesse essere ancora assente aumenteranno le responsabilità di Alessandro Panni, scattante combo che prende oltre tre triple a partita (24% quest’anno, ma molto meglio nel resto della carriera) contribuendo con poco più di 3 punti e 1 assist, ma anche con grande energia in attacco e in difesa, alla causa fortitudina. Il sesto uomo di lusso è Pietro Aradori, a 36 anni compiuti e di rientro da un grave infortunio ancora in grado di far vedere tutta la sua classe offensiva (quasi 11 di media con il 52% da due ed il 37% da tre); la difesa è sempre stata un problema, ma con quelle percentuali ed un jumper dalla media distanza tecnicamente perfetto non è difficile perdonarlo, soprattutto nelle partite in cui si prende sulle spalle l’attacco della Flats Service; anche per lui, però, la presenza non sarà garantita per via di un lieve infortunio subito nelle scorse settimane. Il pacchetto lunghi dei biancoblu è completato da un buon mix di freschezza ed esperienza: se i cambi del quattro sono Leonardo Battistini (1995) e Leo Menalo (2002), al centro del pitturato svetta l’ex Azzurro Marco Cusin (40 anni compiuti). Battistini è ormai un veterano della categoria e può mettere in campo uno skill set completo (4 punti e 3 rimbalzi, ha buone percentuali sia da due, 51%, che da tre, 39%) pur incappando a volte in problemi di falli; Cusin, invece, non ha bisogno di presentazioni: solido cambio nel pitturato (circa 3 punti e altrettanti rimbalzi), prende pochi tiri ma li segna con il 52% e può aprire un po’ l’area con la sua ottima mano dalla media. Il croato Menalo, infine, ha avuto poco spazio per incidere (8 partite giocate con poco più di 10’) ma è comunque un giovane di 208 cm che sa fare canestro dentro e fuori l’arco: ci sarà solo in caso di assenza di almeno uno tra Vencato e Aradori. È a roster, ma fuori rosa, anche l’americano Donte Thomas: per l’ala ex Torino solo 7 partite a sostituire Gabriel, con medie poco lusinghiere (3 punti e 3,4 rimbalzi).

Il roster della Fortitudo è molto fisico, e il coach pavese utilizza le caratteristiche individuali dei giocatori per farli rendere su entrambi i lati del campo. Offensivamente, la Flats Service sfrutta i corpi a disposizione per sviluppare diversi giochi basati sui blocchi, sia sui portatori di palla che sui giocatori senza il possesso, potendo creare mismatch vantaggiosi sotto canestro non solo con i lunghi ma anche con giocatori come Fantinelli capaci di creare per sé e per i compagni spalle a canestro. L’esperienza diffusa nel gruppo bolognese sa bene come affrontare i diversi momenti di una partita, reagendo alle difficoltà e prendendo energia offensiva dalla propria difesa, non solo dal punto di vista emotivo ma anche da quello tecnico, avendo la possibilità di correre il campo in contropiede primario o in transizione e di trovare il canestro tanto attaccando il ferro quanto dall’arco. Alla difesa della Rivierabanca, quindi, sarà richiesto uno sforzo importante per limitare le soluzioni offensive dei biancoblu, sopperendo con l’energia alla carenza di centimetri che può nascere da alcuni accoppiamenti e partendo da un buon attacco per evitare la transizione bolognese.

È soprattutto sulla difesa, infatti, che i padroni di casa costruiscono le loro vittorie. La squadra di Caja è aggressiva sul pick and roll e sfrutta la propria fisicità per impedire agli avversari facili conclusioni al ferro. Le buone difese della Flats Service danno ritmo al suo attacco, quindi attaccare con profitto le scelte di Bologna sarà fondamentale per i biancorossi. La Rivierabanca dovrà essere capace di non farsi ingabbiare, attaccando dinamicamente la retroguardia avversaria e sviluppando un gioco basato sul movimento rapido del pallone, trovando un equilibrio tra gioco interno e soluzioni perimetrali che non fornisca alla Fortitudo troppe occasioni di correre in campo aperto.
 
Forza Rimini!!! 

#effettoflaminio
#playlikeahero
#lanostrapassione
#seriea2oldwildwest
CLASSIFICA
TEAM
Pt
Apu Old Wild West Udine
58
RivieraBanca Basket Rimini
52
Acqua S.Bernardo Cantù
48
Unieuro Forlì
46
UEB Gesteco Cividale
44
Real Sebastiani Rieti
44
Tezenis Verona
42
Urania Milano
40
Flats Service Fortitudo Bologna
40
Reale Mutua Torino
40
Carpegna Prosciutto Pesaro
38
Valtur Brindisi
38
Avellino Basket
38
Gruppo Mascio Orzinuovi
34
Sella Cento
28
Ferraroni Juvi Cremona
24
Elachem Vigevano
24
Libertas Livorno
24
HDL Nardò
22
Assigeco Piacenza
14

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