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Alla scoperta della HDL Nardò

25/04/2025
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Espugnato il PalaDozza di Bologna e conquistato il secondo posto matematico e, con esso, il fattore campo ad ogni turno dei playoff, alla Rivierabanca Rimini resta l’ultimo ballo della stagione regolare prima di buttarsi a capofitto negli impegni della post season. Al Flaminio, domenica alle 18,30, arriva la Hdl Nardò per un testa-coda che potrebbe valere, forse, più per l’inerzia che per la classifica: penultimo, il Toro pugliese - guidato ora da Matteo Mecacci, subentrato in corsa a Dalmonte - sarà costretto a giocarsi la salvezza ai playout e vorrà dimostrare a sé stesso e agli avversari le proprie qualità; per Rimini, invece, l’obiettivo è quello di regalare ai tifosi biancorossi l’ennesimo festeggiamento della stagione in una giornata che, con The Experience in programma, sarà di sicuro all’insegna del divertimento.
 
I granata hanno colto quattro vittorie nelle ultime dieci uscite, facendo il colpaccio a Forlì (69-82) e rifilandone quaranta a Vigevano ma anche perdendo gli scontri diretti con Cremona e Cento; nonostante diverse assenze, poi, è arrivata una larga vittoria (103-83) anche nell’ultima uscita contro Orzinuovi: insomma, Nardò, quando è in giornata, può battere anche squadre meglio attrezzate. 

I dati statistici raccontano di una squadra che si inserisce in fondo alle classifiche di rendimento sia in attacco (penultima con 75,4 punti segnati, è le peggiore del campionato per assist con 11,6, palle perse con 14,4 e valutazione con 76,1) che in difesa (terzultima con 81,8 punti subiti e penultima a rimbalzo, 33,9) ma che, quando riesce a costruire i propri tiri, generalmente li segna: il 51% da due è a metà classifica, ma è dal perimetro che gli uomini di coach Mecacci si rendono più pericolosi, con un 37% di squadra che vale il secondo dato della Lega insieme a Udine e Torino.

In cabina di regia il Toro può contare sull’esperienza di Marco Giuri, a più riprese visto sia in A1 che nelle migliori squadre di A2: playmaker di grande fisicità (196 cm per 99 kg), il numero 21 può incidere anche senza numeri eclatanti (4,3 punti, 2,5 assist e altrettanti rimbalzi) e nonostante le pessime percentuali in stagione (24% da tre, addirittura 20% da due). La chiave dell’attacco pugliese, però, è il rendimento dei suoi Usa, a partire dalla stella Russ Smith, che contro Orzinuovi ha festeggiato il suo compleanno con una prestazione da 46 punti e 8 triple. Arrivato a stagione in corso per sostituire l’infortunato Woodson, Smith - alla terza esperienza in maglia HDL, tutte oltre i 20 di media - ha ricominciato da dove si era fermato in estate, con oltre 24 punti a partita che lo proietterebbero in testa alla classifica marcatori se avesse giocato abbastanza partite. Scorer formidabile in penetrazione (55%) e dall’arco (41%), Smith non ha problemi a prendersi responsabilità (oltre 15 tiri a partita) e sarà il pericolo pubblico numero uno nella domenica del Flaminio. Nel ruolo di ala spicca l’atletismo di Aristide Mouaha, protagonista di una stagione in continua crescita; esterno di 192 cm, è un ottimo difensore e può garantire una produzione offensiva completa (13 punti, 3 rimbalzi e 2 assist con il 37% da tre) volando spesso e volentieri sopra il ferro, soprattutto in transizione. La coppia di lunghi, poi, è di assoluto livello, con Wayne Stewart da quattro e Antonio Iannuzzi da cinque. L’americano è un lungo “faceup”, in grado di aprire il campo con la sua mano morbida (16 di media con il 54% da due ed il 38% da tre) ma anche di andare spalle a canestro e di lottare a rimbalzo (5 a partita), mentre per l’italiano, veterano del campionato cadetto, la parola d’ordine è solidità, con 10 punti e 8 rimbalzi ad uscita uniti ad un’ottima efficienza al tiro (57%) soprattutto in post basso e ad una stazza (207 cm per 108 kg) che intimidisce gli avversari vicino a canestro.

Dalla panchina si alza Ruben Zugno, playmaker con diversi anni di esperienza in Serie A2, ordinato e capace di creare per sé e per i compagni (6 punti e più di 2 assist) prendendosi tiri sia dalla lunga distanza che in area, mentre la guardia Lorenzo Donadio è un utile giocatore di rotazione con quasi 5 punti di media e buonissima efficienza (51% da due e 45% da tre) nonostante minuti e tiri non siano numerosi. Coach Mecacci, poi, può contare sulle fisicità importanti di Lazar Nikolic e Michele Ebeling. Entrambi listati a 205 cm, possono giocare più ruoli sia sugli esterni che nello spot di quattro e, soprattutto il primo, difendere alla grande anche su giocatori più piccoli. Più timido al tiro (3 punti con poco più di 3 tiri) il serbo, Ebeling è invece un giocatore perimetrale (tre quarti dei suoi tiri arrivano dai 6,75) ma le percentuali, quest’anno, non lo stanno premiando (solo il 28% dalla lunga distanza, molto meglio da due con il suo 58% ma pochi tiri). Il cambio di Iannuzzi è l’ex Milano Giordano Pagani, giocatore di grande energia capace di rendersi utile sotto canestro (3,5 punti e altrettanti rimbalzi) con pochissimi tiri (solo due a partita) che però realizza con un ottimo 74% nei circa 16 minuti che gli concede l’allenatore senese.

L’attacco granata può contare su un buon equilibrio tra conclusioni interne e perimetrali grazie alle caratteristiche del suo roster ed alle soluzioni tattiche di coach Mecacci. Sono diversi i giochi volti ad innescare i lunghi spalle a canestro, sia nel ruolo di quattro che di cinque, ma la HDL non disdegna il pick and roll, soprattutto laterale, finalizzato dagli esterni, che hanno punti nelle mani. La difesa della Rivierabanca, quindi, dovrà rendere difficili le ricezioni in post basso dovute ai blocchi incrociati o diagonali, evitando allo stesso tempo facili triple del palleggiatore sui pick and roll.
 
Difensivamente, il Toro pugliese tende a contenere sui pick and roll avversari cerando di riempire l’area, ma giocatori come Iannuzzi possono essere aggressivi anche sul pallone: l’obiettivo dei pugliesi è quello di recuperare il pallone, con una rubata o un rimbalzo difensivo, e correre il campo in contropiede o transizione trovando canestri facili. Il tatticismo di Nardò, insomma, obbliga i biancorossi ad essere bravi nel leggere immediatamente le scelte difensive avversarie trovando le soluzioni più idonee ad attaccarle fin dai primi minuti.
 
Forza Rimini!!! 

#playlikeahero
#effettoflaminio
#SerieA2OldWildWest
#LaNostraPassione
CLASSIFICA
TEAM
Pt
Apu Old Wild West Udine
58
RivieraBanca Basket Rimini
52
Acqua S.Bernardo Cantù
48
Unieuro Forlì
46
UEB Gesteco Cividale
44
Real Sebastiani Rieti
44
Tezenis Verona
42
Urania Milano
40
Flats Service Fortitudo Bologna
40
Reale Mutua Torino
40
Carpegna Prosciutto Pesaro
38
Valtur Brindisi
38
Avellino Basket
38
Gruppo Mascio Orzinuovi
34
Sella Cento
28
Ferraroni Juvi Cremona
24
Elachem Vigevano
24
Libertas Livorno
24
HDL Nardò
22
Assigeco Piacenza
14

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