RivieraBanca Basket Rimini comunica con grande soddisfazione l'approdo in maglia biancorossa della guardia classe
1989 Andrea Saccaggi (
190 cm), assoluto protagonista (
19.5 punti e
39% da tre punti in media considerando tutta la post season) nella scorsa stagione ad
Agrigento della cavalcata playoff che ha portato i siciliani ad un passo dalla promozione in
serie A2, conquistata poi da
Chiusi per
3-2 nella serie decisiva.
Quello che andiamo ad annunciare è un grande colpo per il quale sentiamo di voler ringraziare chi lo sta rendendo possibile, partendo dal nostro main sponsor RivieraBanca fino ad arrivare a tutti i soci e partner del mondo RBR.
Andrea Saccaggi è sicuramente una delle guardie più forti dell'intera serie B che ha sposato il progetto con un accordo biennale.
Andrea può vantare una carriera ricca di esperienze ad alto livello, come l'esordio in
serie A con la maglia di
Treviso appena diciottenne e la promozione nella massima serie prima sfiorata con
Agrigento nella stagione
2014/2015 poi conquistata con la
Virtus Roma sotto l'egida di
Coach Piero Bucchi (
2018-2019), nel corso della quale è stato principalmente protagonista in
serie A2 (dal
2014 al
2020) e nell'ex
DNA con
Omegna dove ha giocato per cinque stagioni consecutive (
2009-2014).
Andrea arriva a
Rimini con un bottino di sette partecipazioni ai
playoff (di cui sei in categorie superiori) ed un enorme bagaglio di esperienza: il suo innesto rappresenta una garanzia per
RBR che consolida ulteriormente le sue ambizioni per il campionato
2021-2022.
"Ho parlato col
DS Davide Turci e
Coach Mattia Ferrari che mi hanno mostrato gli obiettivi della
Società di tornare al piano superiore, credo che
Rimini lo meriti. - dice
Saccaggi nelle sue prime dichiarazioni da giocatore biancorosso - E' una città dove si respira basket e dove un giocatore vorrebbe andare a giocare nella sua carriera perchè c'è storia e tradizione. Il mio arrivo a
Rimini è in virtù di questo obiettivo, voglio tornare in
A2 e voglio farlo con la città di
Rimini: la squadra è forte ed ambiziosa, lotteremo tutti nella stessa direzione."
- La permanenza di 'senatori' come Rivali e Rinaldi credi possa agevolare il tuo ingresso, così come quello degli altri acquisti, nel mondo RBR?
"Sono sicuro di sì, la
Società penso abbia voluto dare un po' di continuità rispetto agli anni scorsi con giocatori giovani da far crescere come
Mladenov e
Scarponi, ma anche più esperti come
Rivali e
Rinaldi, con cui ho giocato insieme a
Treviso, che accoglieranno noi nuovi arrivati e ci mostreranno qual è lo spirito che bisogna intraprendere qui a
Rimini."
- Oltre al potenziale assalto alla serie A2, cosa ti ha colpito principalmente dell'offerta RBR?
"Sono stato molto colpito dalla chiarezza delle idee e la tempestività con cui sono stato cercato da parte di
Coach Ferrari e del
DS Turci: mi ricorda molto quello che ho visto in società di livello superiore. La guida tecnica ha un grande ruolo in questo perchè è di categoria superiore, insieme alla serietà del
DS hanno contribuito alla mia scelta di cui sono stato convinto fin da subito."
- Uscendo dal versante tecnico, cosa ti aspetti dalla piazza riminese con un roster così competitivo e dopo due stagioni di delusioni legate al Covid?
"Ho delle aspettative altissime, ho ricevuto il video del
Flaminio pieno per il derby contro
Cesena ed è semplicemente qualcosa di incredibile. La città ha tanta tradizione e si sente che vuole tornare nel basket che conta, poi sarà ovviamente compito nostro ricostruire un rapporto di fiducia coi tifosi che è mancato nell'ultimo anno e mezzo a causa della pandemia: questo si può fare solamente dando tutto per la maglia."
- Che differenza c'è nel passare da una stagione come assoluto protagonista con Agrigento ad un roster dove ci saranno altri giocatori con alle spalle carriere importanti come la tua?
"Sarà una squadra lunga e questa è una fortuna, se si è in tanti si arriva lucidi nei momenti finali della stagione: se qualcuno ha una giornata storta può entrare un compagno dalla panchina e giocare meglio di lui. Le squadre lunghe, se allenate bene ed in sintonia, sono quelle che vincono i campionati: io sono già in quest'ottica e mi è già capitato in
A2 di non essere il terminale offensivo principale perchè avevo degli americani davanti, mi sono sempre messo al servizio della squadra facendo altro. Se capiremo tutti che non è importante fare qualche punto in più, ma prendere uno sfondamento o una pacca sulla spalla, allora ci sarà una grande differenza: sono già pronto a parlare di questo col mio allenatore quando sarà il momento, dovrò fare un passo indietro ma non è una cosa che mi preoccupa."
Benvenuto Andrea!!!
#playlikeahero